Arredi lussuosi e sofisticati.

Due fratelli caduti in guerra, il padre suicida, la madre impazzita per il dolore. A vent’anni, dopo queste tragedie familiari, Jean-Michel Frank si ritrovò solo ed erede di un cospicuo patrimonio. Apparteneva infatti ad una ricca famiglia ebraica di Parigi: Anna Frank era una sua lontana parente. Fra il 1920 e il 1925 Frank viaggiò per il mondo sui più lussuosi piroscafi. Nel 1932 fondò con Adolphe Chanaux uno studio d’arredamento: fra i suoi clienti tutti i bei nomi dell’élite parigina. Gli arredi di Frank sono lussuosissimi e sofisticati in completa antitesi con i principi del Movimento Moderno. Frank rivestiva i suoi mobili in paglia lavorata a mano o in costosa pelle di pescecane, usava l’avorio e il sicomoro, per le decorazioni scomodava De Pisis o Matisse. Nell’inverno 1939-40, di fronte all’invasione nazista, lasciò Parigi per l’America. Nel 1941 si suicidò gettandosi da un grattacielo di New York.

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